Il Fano Marine Center (FMC) è un laboratorio congiunto di ricerca e una hub nazionale e internazionale di eccellenza per lo studio della biodiversità, delle risorse e delle biotecnologie marine. Il Centro nasce dall'accordo siglato tra l'Università di Bologna, l'Università degli studi Carlo Bo di Urbino, l'Università Politecnica delle Marche, la Stazione Zoologica Anton Dohrn, il Consiglio Nazionale Ricerche e il Comune di Fano.
Il livello delle professionalità coinvolte permette di svolgere un'attività di ricerca di altissimo livello in grado di collaborare con altre importanti realtà di livello internazionale. Il Centro è inoltre uno dei più importanti poli didattico-scientifici dell'area adriatica. Vi si svolgono ricerche integrate e multidisciplinari in cooperazione sulla biodiversità, le risorse e le biotecnologie marine per uno sviluppo eco-sostenibile della Blue Growth in Mar Adriatico. Nel 1983 venne deciso di costruire l'edificio come sede del Laboratorio di Biologia Marina e Pesca dell'Università di Bologna, attiva a Fano fin dal 1939 in attività di ricerca e monitoraggi sulle risorse ittiche.
Nel 2019, si costituisce il Fano Marine Center tramite un accordo tra le 3 Università, i due enti di ricerca e il Comune di Fano. L'edificio realizzato su progetto degli architetti Celio Francioni e Mariano Cantarini, si presenta come un contenitore dall'immagine facilmente riconoscibile e volutamente diversa dall'edilizia adiacente. L'elemento caratterizzante è la galleria interna che crea una prospettiva a cannocchiale entro la quale il mare diviene visivamente protagonista delle attività che si svolgono negli spazi interni. La sede del Fano Marine Center è situata nei primi due livelli dell'edificio, che conserva i piani superiori per le attività del Laboratorio di Biologia Marina e Pesca. E'previsto un ampliamento dei laboratori e l'allestimento di un acquario per riprodurre gli ambienti del Mar Adriatico. Numerosi sono i campi di ricerca: dalla biologia ed ecologia marina, allo studio del genoma degli organismi del mare, dall'acquacoltura ai farmaci derivati da microorganismi marini, dalla citizen science al biorisanamento di sedimenti e matrici marine, dallo studio dei meccanismi della biomineralizzazione marina, alle applicazioni tecnologiche e biotecnologiche dei biominerali.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
L'apertura del Centro rappresenta un'occasione unica per conoscere gli studi scientifici in atto volti a comprendere e salvaguardare il nostro mare. Accompagnati dai ricercatori, si potrà scoprire come avvengono i campionamenti in mare di acqua, sedimento e organismi e visitare i nuovi laboratori scientifici, nei quali vengono analizzati i campioni raccolti sotto molteplici aspetti, da quello biologico ed ecologico, a quello chimico e molecolare. Verrà presentata la boa oceanografica denominata Fortunae in omaggio alla città che la ospita, posizionata due miglia a nord-ovest del porto di Fano, che agisce da sentinella del mare rilevando i principali parametri ambientali e fornendo dati online in tempo reale. La boa, lunga complessivamente circa 6 m, di cui 2,5 immersi con un peso a terra di circa 1 tonnellata, rappresenta un esempio unico di laboratorio marino d'altura, completamente autonomo, che trae energia dal sole e comunica con il mondo esterno utilizzando un router cellulare.
Mauro Marini e Arianna Mancuso
LUOGO SOLITAMENTE CHIUSO
Luogo solitamente chiuso al pubblico perché sede di una istituzione o di un ente
VISITE A CURA DI
Ricercatori del Fano Marine Centro