Italino vive in un giardino incantato della Riviera: un «paradiso sperimentale» ricco di piante, misurabili e misurate da due Dei - i suoi genitori - che credono nel potere razionale, etico e sociale della scienza. Mentre al di fuori della retorica fascista tuona, il linguaggio parlato in quel giardino è serio, esatto, privo di sentimentalismo, consono alla compostezza secolare che lo domina. Ma quando Italino si avvicina al mare, viene travolto da un'onda che lo rovescia, lo remixa, gli fa capire che non siamo creature esatte ma libri abissali destinati a sprofondare nel blu. È allora che nasce in lui la perenne tensione tra razionalità e fantasia da cui avrà origine una delle voci più chiare del nostro Novecento: quella dello scrittore Italo Calvino. In questo viaggio, tanto più vero quanto più immaginario, Carabba ci guida dove tutto ha inizio. E dove, grazie ad alberi ipnotizzanti e pere proibite, anarchici Tarzan e illustratori famosi, vecchi fumetti e granchi danzanti, la leggerezza calviniana, impegnata nel costante funzionamento del raffreddamento emotivo, diventa morbida e fragrante, tenera e onirica, lasciando fuori quella libertà giocosa che, da sola, può fare baroni rampanti, dimezzato i visconti, cavalieri inesistenti. E lettori felici che verranno.
L'AUTORE
Enzo Fileno Carabba (Firenze, 1966) è autore di romanzi di finzione e noir. Tra i suoi libri ricordiamo Jakob Pesciolini (Einaudi, 1992), con il quale ha vinto il Premio Calvino, e Con un Poco di Zucchero (Mondadori, 2011). È anche autore di libri d'opera, sceneggiature radiofoniche e romanzi per bambini. Feltrinelli ha pubblicato Attila. L'Incontro dei Mondi (2012).