Nel cuore storico di Fano sorge una dimora patrizia tra le più grandi ed eleganti della città, un palazzo del ‘700 appartenente all’importante famiglia nobile dei Montevecchio ed emblema della rinascita culturale ed architettonica della città.
Palazzo Montevecchio fu costruito a partire dalla metà del 1700, la progettazione e realizzazione furono opera di Alfonso Torreggiani e Arcangelo Vici e, infine, Biagio Biaschelli al quale si deve la parte centrale della facciata. Il palazzo è appartenuto all’antica famiglia dei conti di Montevecchio fino alla prima metà del XX secolo, casato che annovera importanti protagonisti della storia cittadina e valorosi condottieri, tra cui Giulio di Montevecchio che si occupò personalmente dell’edificazione dell’attuale dimora.
La parte centrale della facciata è caratterizzata da un imponente portale barocco di pietra fiancheggiato da colonne tuscaniche che sorreggono la balaustra del balcone. Una volta entrati nel palazzo non si può non rimanere affascinati dal grande atrio a colonne, nel cui cortile interno svetta la splendida fontana con la statua del dio Nettuno e un elegante ninfeo ellittico. Di grande impatto visivo è sicuramente il grande scalone d’onore, l’elemento architettonico tipico delle dimore patrizie settecentesche. Struttura molto scenografica che parte dal pozzo centrale e sale fino all’ultimo piano in un tripudio di nicchie, colonne e statue di marmo, il palazzo oggi è internamente suddiviso in diversi appartamenti, così come il maestoso salone di rappresentanza che in passato aveva le volte dipinte, purtroppo oggi non più visibili; rimangono solo poche decorazioni ben conservate nelle stanze del secondo piano.