Cappella Nolfi

Fastosa e riccamente decorata con 16 episodi della Vita della Vergine dal Domenichino, la seicentesca Cappella Nolfi, situata presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta, è uno degli esempi più significativi del Barocco fanese e conserva al suo interno un patrimonio unico di dipinti, affreschi, decori e preziosi marmi.

Nell’attuale cattedrale di Santa Maria Assunta, principale luogo di culto della città, spicca per magnificenza la seicentesca cappella Nolfi, terza a destra della navata laterale. Ceduta dal Vescovo Tommaso Lapi a Guido e Cesare Nolfi. I due patrizi fanesi nel 1604 attuarono la completa trasformazione della cappella, arricchendola di dipinti, affreschi e preziosi marmi e rendendola così un prezioso esempio di arte barocca.
Nel 1606, la famiglia Nolfi decise di commissionare al pittore anconetano Andrea Lilli la realizzazione della pala d'altare rappresentante il Paradiso e l'Assunta. Nello stesso anno, fu stipulato il contratto per la creazione dell'altare stesso, basato sul disegno di Matteo Castelli di Como. Le due virtù teologali, la Fede e la Speranza, poste sopra il timpano, furono scolpite dallo scultore fiorentino Francesco Sonzino.
I monumenti funebri dei due fratelli Cesare e Guido Nolfi, posti ai lati della cappella, furono abbelliti con busti dello scultore Francesco Caporale. Dopo la morte di Cesare nel 1612, il fratello Guido assunse l'incarico di portare a termine i lavori della cappella. La decorazione in stucco fu successivamente completata tra il 1616 e il 1617 da Pietro Solaro, stuccatore, su disegno dell'architetto Girolamo Rainaldi.
Ma l’intervento di maggior pregio, quello che ha reso celebre la cappella, è sicuramente lo splendido ciclo affrescato, Vita della Vergine, opera di Domenico Zampieri detto il Domenichino.
Fu Guido Nolfi stesso a coinvolgere il famoso pittore bolognese avendolo conosciuto a Roma dove il giurista fanese ricopriva prestigiosi incarichi presso la curia papale. L’artista accettò l’offerta del Nolfi di decorare la cappella di famiglia stipulando nel 1617 un contratto per la realizzazione di sedici affreschi rappresentanti le Storie della Vergine di stile vagamente rinascimentale. Realizzati in seguito fra il 1618 e il 1619, i lavori di decorazione della cappella proseguirono in realtà anche dopo la morte di Guido Nolfi avvenuta nel 1627 con la realizzazione di altre figure allegoriche e angioletti. 
Il complesso decorativo fu notevolmente danneggiato nel 1749 a seguito di un incendio divampato nel coro e a causa dell'umidità. Nel 1762 i dipinti furono restaurati ma successivamente quasi abbandonati. Il restauro definitivo, avvenuto in tempi recenti, ha permesso di restituire questo splendido esempio del barocco alla sua città. 

Latitudine
43.84369964894607
Longitudine
13.015747503803631
Immagine anteprima
Image
nolfi 1
Prezzi
Ingresso libero
Dove
Piazza Clemente VIII, 3
Telefono
+39 0721 803327
Tipologia Musei e cultura
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